Obiettivo raggiunto!

Era una sfida folle, quasi ai limiti dell’impossibile. Un’idea nata da quella sana dose di follia che ci contraddistingue, noi “normali” che amiamo metterci alla prova. La decisione di partecipare alla 24 Ore di Vallelunga in bicicletta è arrivata all’improvviso, come un fulmine a ciel sereno. Non era il nostro sport, lo sapevamo bene, e non certo potevamo competere con i professionisti. L’unico obiettivo che contava era uno: tagliare il traguardo sotto la bandiera a scacchi.

E così, Mauro, Massimilano, Mirko e Luca si sono lanciati in questa avventura epica. 24 ore di fatica, sudore e adrenalina pura, percorrendo ben 180 giri per un totale di 735 km, con una media di tutto rispetto di 30,55 km/h. Un risultato straordinario, soprattutto se si considera il nostro livello di allenamento non certo da professionisti.

Come se la sfida non fosse già abbastanza ardua, il meteo ha deciso di mettere il suo zampino, con temperature che sfioravano i 40 gradi e un’umidità del 60% durante la notte. A rendere il tutto ancora più impegnativo, una fitta nebbia che ha avvolto il circuito per ore, mettendo a dura prova la visibilità e la resistenza di tutti i partecipanti.

La nostra strategia era semplice: cambi ogni 30 o 60 minuti, per tenere alta la concentrazione e la freschezza. Il riposo,invece, si è rivelato molto più complicato del previsto. L’adrenalina scorreva nelle nostre vene come un fiume in piena,rendendo difficile prendere sonno anche per brevi periodi.

Ma la forza del nostro team è stata il vero valore aggiunto. Paolo e Daniele hanno gestito l’organizzazione con impeccabile maestria, supportandoci in ogni momento. Forature, problemi ai freni, crampi muscolari… non ci è mancato nulla! Eppure, nonostante le difficoltà, non abbiamo mai mollato. Abbiamo combattuto con grinta e determinazione,spingendo i nostri corpi oltre i limiti pensabili.

E finalmente, dopo 24 ore infinite, il traguardo! Il passaggio sotto quella insolita bandiera a scacchi ci ha fatto sentire un po’ come degli eroi, eroi normali certo, ma eroi ugualmente.

Ci sono stati momenti di grande divertimento e gioia, ma anche attimi di sconforto e fatica estrema. In quei momenti,abbiamo superato i nostri limiti fisici e mentali, scoprendo una forza interiore che non sapevamo di possedere.

Un’esperienza che ci ha insegnato tanto, non solo sul ciclismo, ma anche su noi stessi. Un’avventura che porteremo sempre nel cuore, con la consapevolezza di aver realizzato qualcosa di speciale, un’impresa da veri folli.

Un ringraziamento speciale:
Ai tifosi che ci hanno sostenuto da casa e a quelli che sono venuti ad incoraggiarci sul posto, anche nel cuore della notte. Il vostro tifo è stato il nostro vento nelle gomme!

A Cek, il nostro mentore, che ci ha ispirati e motivati con il suo ricordo sempre vivo. La sua forza ci ha dato la spinta per non mollare mai.

A tutti coloro che hanno creduto in noi e che ci hanno supportato in questa folle avventura.

Ora ci aspetta “la grande stanchezza”, ma con la soddisfazione di aver scritto un’altra pagina indimenticabile della nostra storia.

La Scuderia Milani